Se avete letto l’articolo “Come capire se lui ti tradisce” pubblicato alcune settimane fa, ma soprattutto se (e in questo caso ci spiacerebbe davvero…) avete riconosciuto alcuni atteggiamenti del vostro partner nell’elenco dei comportamenti sospetti, vi trovate adesso inevitabilmente di fronte al dilemma “E adesso come mi comporto? Cosa faccio? Come faccio a sapere se è vero?”
Tenete presente che atteggiamenti che potrebbero far pensare ad un tradimento non sempre rispecchiano lo stato delle cose. Quindi attenzione a non saltare troppo affrettatamente a conclusioni che potrebbero essere errate, e potrebbero portare più problemi di quanti non pensate già di avere… è chiaro che se un giorno vi si presenta a casa con la faccia innocente, e vi dice ‘cara, dovresti prendere questo antibiotico una volta al giorno per tre giorni…’
Battute crudeli a parte, se siete convinte che il vostro partner vi stia tradendo, allora avete bisogno di qualcosa di concreto, delle cosiddette ‘prove’ prima di decidere cosa fare.
E in questo caso il discorso si fa non solo serio, ma anche complicato. Nell’articolo precedente avevamo parlato di segnali da cogliere, cambiamenti nel comportamento, situazioni da tenere a mente. In questo articolo parliamo invece di prendere l’iniziativa, per capire se il sospetto è solo un sospetto, o una realtà.
Come provare un tradimento?
Ecco dieci consigli, frutto dell’esperienza condivisa di chi purtroppo ci è già passata. Dieci consigli per cercare di gestire al meglio una situazione dolorosa, delicata, complessa come il tradimento. E di provarla, sperando sempre di sbagliarsi.
1) Se ne avete i soldi, forse un investigatore privato potrà fornirvi non solo i consigli ma anche le prove provate dell’infedeltà. O del fatto che vi eravate sbagliate.
2) Le telefonate in entrata e in uscita sul suo cellulare, numeri sconosciuti che magari si ripetono. E se a questo numero ricorrente e sconosciuto risponde una voce femminile? (… o maschile…?)
3) Le spese sull’estratto conto della carta di credito. Hotel che non si possono spiegare, acquisti che non vi risultano… o gli hanno clonato la carta, o vi deve qualche spiegazione…
4) Uno dei consigli più vecchi del mondo, quelli che gli investigatori privati danno frequentemente, è quello di controllare l’uso della macchina. Se percorre più chilometri di quanti ne dovrebbe solitamente percorrere per andare al lavoro o alla ‘partita di calcetto’…
5) ‘Non è un capello ma un crine di cavallo’ non è solo un motivetto orecchiabile ma anche un consiglio della nonna molto prezioso. Ispezionate i suoi abiti, accuratamente, alla ricerca dei segnali del ‘passaggio’ di un’altra. Un capello, un profumo, una macchia… anche la sua auto potrebbe portare tracce della presenza di un’altra, dateci un’occhiata…
6) Non vi suggeriamo di pedinarlo, ma… se troppo spesso dice di dover passare la serata al lavoro, magari una sera, per caso, provate a vedere se la sua auto è parcheggiata al solito posto vicino all’ufficio, o se la luce del suo ufficio è accesa…
7) Il computer è una inesauribile fonte di informazioni, anche quello di casa che condivide tranquillamente (ingenuamente) con voi.
8) Gli amici di lui. Provate a fare qualche domanda ben posta, magari incrociando le risposte che separatamente vi daranno il tuo partner e i suoi amici. Se lo fate con intelligenza potreste avere delle (a volte amare) sorprese.
9) Provate questa. Mandategli un mazzo di fiori sul posto di lavoro. Senza mittente. Se la sera torna a casa con i fiori e vi chiede se li avete mandati voi… bene… ma se non dice niente… ;)
10) Se poi vi capita di coglierlo in ‘flagranza di reato…’ (e capita, eccome se capita) beh, a questo punto non ci sono scuse o possibili giustificazioni che tengano… a meno che non ci vogliate credere a tutti i costi. Ma questa è un’altra storia.
Speriamo che il vostro sospetto sia solo ed esclusivamente un sospetto. Ve lo auguriamo di cuore.
Cosa ne pensate?
Margherita.net