Il termine anoressia deriva dal greco orexis (appetito) preceduta dall’αv privativa ossia “senza”. Tale condizione ha destato interesse non solo nell’ambito dei comportamenti alimentari (anoressia nervosa) ma anche nell’ambito della sessualità. In entrambi i casi la caratteristica peculiare è il controllo, che nel primo caso riguarda l’alimentazione mentre nel secondo riguarda il sesso e l’effettività. Si parla per la prima volta di anoressia sessuale grazie agli studi del sessuologo Patrick Carnes, il quale la definisce come un disturbo che colpisce maggiormente le donne ed è caratterizzato da un’estrema avversione nei confronti di qualsiasi cosa o situazione potenzialmente sessuale e spesso si trova per questo motivo a provare sentimenti di rimorso e /o vergogna. Per l’anoressico sessuale il compito della sua vita è quello di evitare il sesso e la vicinanza relazionale in generale sul piano fisico, mentale ed emotivo. Tale compito però spesso porta la persona ad allontanarsi completamente dal mondo e vivere in condizioni di isolamento affettivo e sociale.
Cerchiamo di capirne di più…
L’anoressico sessuale ha basso desiderio sessuale, scarso interesse verso le attività sessuali in generale, nessuna fantasia erotica, nessuna risposta alle proposte sessuali del partner, scarsa o nulla soddisfazione sessuale durante i rapporti. Il disinteresse per le attività sessuali e lo scarso desiderio si riflette non solo nella sessualità di coppia ma coinvolge anche l’attività masturbatoria. L’anoressia sessuale quindi non è legata solo al sesso ma, coinvolge anche altri ambiti dell’affettività e della socializzazione.
In alcuni casi l’anoressico sessuale può presentare pensieri ossessivi-compulsivi; la persona spende tanto tempo ed energia psico-fisica nell’evitare attivazioni e contatti sessuali. In questo caso si tende a fuggire da tutto ciò che attiene alla propria sessualità personale e interpersonale.
Nei casi più gravi la persona può provare:
- eccessiva paura del contatto e del piacere sessuale
- ossessione e ipervigilanza circa le questioni legate alla sessualità
- evitamento di tutto quello che attiene alla sessualità
- avversione e disgusto verso la sessualità
- dubbi, vergogna e preoccupazione circa la propria caratteristica, adeguatezza e prestazione sessuale.
Per comprendere l’anoressia sessuale è importante approfondire la storia personale di chi sviluppa i sintomi, in modo da poterne identificare le cause. Come possibili fattori eziologici vengono individuati :
FISICI: assunzione di farmaci, squilibri ormonali, patologie fisiche, forte stanchezza;
SITUAZIONALI: lavoro intenso, gravidanza, allattamento, traumi.
PSICOLOGICI: stress, ansia, depressione,immaturità, dismorfofobia corporea, paura, blocco psico-evolutivo, bassa autisma, senso di inadeguatezza.
RELAZIONALI: conflitti di coppia, separazioni, famiglie rigide nell’educazione dei figli, abuso sessuale
L’anoressia Sessuale va distinta dal Disturbo da Desiderio Sessuale Ipoattivo, caratterizzato dalla scarsa o assenza di fantasie sessuali e di desiderio sessuale. Il basso desiderio può essere totale, e comprendere tutte le forme di espressione sessuale o situazionale cioè limitato ad un partner o ad un’attività sessuale specifica. In questo quadro la persona non prende l’iniziativa sessuale ma accetta quella del/ lla partner anche se magari non prova alcun piacere. L’anoressia sessuale è poco studiata a livello scientifico ma le testimonianze cliniche indicano che la problematica esiste, i pochi dati riferiscono che una donna su 4 riporta stress personale correlato al sesso e una su due riposta scarso desiderio sessuale. Trattare l’anoressia sessuale è possibile, è importante che la persona venga aiutata dai professionisti a comprendere le cause che hanno portato lo sviluppo dei sintomi e capire il senso che tale quadro assuma nella sua vita. E’ importante rinforzare la capacità di stabilire la connessione con l’altro, che è il presupposto fondamentale per poter vivere liberamente e serenamente la propria sessualità.
Per maggiori informazioni sul tema segnaliamo il servizio di consulenza telefonica gratuita dell’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma (ISC) disponibile dal lunedì al giovedì dalle 15:00 alle 19:00 al numero 0685356211. Un team di psicologi con specializzazione in sessuologiaclinica risponderà alle vostre domande e fornirà indicazioni utili rispetto aitemi della sessualità.
Serena Armocida
Istituto di Sessuologia Clinica