Non è vero, come comunemente si pensava, che con la menopausa anche la vita sessuale subisca un arresto o un sensibile rallentamento. Il calo del desiderio nella donna, e la crescente difficoltà nel raggiungere il piacere non sono necessariamente legati al passare degli anni. Un nuovo studio presentato al meeting annuale della North American Menopause Society nel settembre 2020 ha analizzato e fotografato la vita sessuale nelle donne ‘di mezza età’. Lo studio ha preso in considerazione un campione di 3200 donne, e ha tenuto conto di numerosi fattori quali il livello di istruzione, lo stato civile, il body mass index, la menopausa, l’orientamento sessuale, la soddisfazione sessuale, dolore pelvico, vampate e molti altri elementi, tutti utili a dare un quadro attendibile e completo di questa realtà.
Ne sono emerse tre distinte categorie. Per il 45% delle donne il sesso era importante fino alla mezz’età ma ha perso progressivamente importanza con l’invecchiamento, mentre per un quarto (il 27%) è rimasto importante tanto quanto lo era prima. Infine, per il rimanente quarto (il 28%) il sesso aveva già relativamente poca importanza già durante la mezz’età.
La depressione gioca un ruolo molto importante nei casi in cui il sesso perde la sua importanza, mentre i più alti livelli di soddisfazione sessuale risultano associati ad un più alto livello di istruzione. Questi ed altri interessanti elementi emergono chiaramente dallo studio.
La novità importante introdotta dai risultati di questa nuova ricerca risiede nel fatto che – contrariamente a quanto si riteneva anche all’interno della comunità scientifica – il calo del desiderio sessuale e del piacere non è direttamente collegato all’età, anche se è fuor di dubbio che l’invecchiamento abbia un ruolo determinante. Oltre un quarto delle donne che hanno partecipato a questa ricerca riesce a mantenere la propria vita sessuale, anche dopo la menopausa, agli stessi livelli nonostante la menopausa e il passare degli anni.
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