Cresce l’interesse sulla laserterapia dei tatuaggi, e come sempre succede in questi casi, crescono le aspettative per avere risultati brillanti con poco tempo e poca spesa. Vogliamo a questo proposito rispondere alle più frequenti domande che ci vengono poste e chiarire aspetti importanti di questa questione.
1) Col laser rimangono cicatrici?
Bisogna vedere quale laser. Con i laser ablativi (CO2e altro) sicuramente sì; anzi il rischio è elevato non solo di cicatrici ma anche di cheloidi. Con altri sistemi (luce pulsata, ecc) può andare meglio ma il rischio di cicatrice c’è sempre. L’unico laser in grado di eliminare i tatuaggi senza lasciare cicatrici è il laser q-switch, un laser in grado di emettere impulsi nell’ordine dei nanosecondi, tali da provocare la frammentazione delle particelle di inchiostro, che – si badi bene – sono nel derma quindi nella parte profonda della cute, senza danneggiare il derma. Quelli che possono talora rimanere, i cossidetti “ghost tattoo” non sono cicatrici, ma ombre, e la cute resta intatta.
2) Quante sedute sono necessarie?
E’ una domanda a cui è impossibile rispondere, in quanto non si conoscono le variabili in gioco. Non si conosce la profondità del pigmento, il tipo di pigmento, la risposta individuale (intervengono infatti i fagociti cellule particolari che eliminano il pigmento frammentato). Sui siti americani si arriva a parlare di 20 sedute. Solitamente sui tatuaggi amatoriali leggeri possono bastare anche tre sedute, mentre su quelli professionali dalle sei alle dieci.
3) E’ sicuro che il tatuaggio scompaia completamente?
Anche qui non può essere fornita nessuna garanzia perchè, anche se ad ogni seduta una parte di pigmento viene eliminato, non abbiamo certezze che tutto il pigmento possa essere eliminato. Anche questo dipende dal tipo di pigmento (ad esempio il verde scuro recede del tutto molto più difficilmente del nero) e da come è stato introdotto nel derma.
4) E’ doloroso togliere un tatuaggio col laser?
Il dolore è molto relativo al soggetto e alla sede trattata. Comunque l’applicazione di una crema anestetica rende il trattamento sufficientemente sopportabile.
5) La laserterapia si può fare tutto l’anno?
A causa delle interazioni del laser con la melanina, è molto importante che la cute non sia abbronzata. Inoltre per evitare iperpigmentazioni, bisogna non esporre la zona per due mesi al sole. Questo fa si che la laserterapia dei tatuaggi sia improponibile d’estate.
7) Si possono trattare tutti i colori?
Dipende dall’apparecchiatura disponibile perchè ogni colore reagisce ad una lunghezza d’onda diversa. Il nero e il blu rispondono alla lunghezza 1064, il rosso alla lunghezza 532, il verde al 684. Il comportamento del giallo è variabile, pare che risponda meglio al 532.
8) E’ costoso togliere i tatuaggi col laser?
Il costo è proporzionale all’estensione del tatuaggio. Inoltre poiché il numero delle sedute è in genere elevato, il costo è elevato, anche se eseguendo d’obbligo il trattamento ogni due mesi, viene rateizzato nel tempo. Bisogna considerare che queste apparecchiature hanno alti costi di gestione e di manutenzione e questo si riflette di conseguenza anche nei costi per il paziente. Morale: non affrontare l’impresa di togliere un tatuaggio se ciò può comportare uno stress… economico e quindi anche psichico.
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