La domanda che più spesso ci poniamo, soprattutto quando il sole inizia a farsi sentire, o prima di partire per una vacanza è sempre rivolta alla tanto desiderata ma anche temuta tintarella.
Come abbronzarsi, e nel contempo proteggere la pelle dall’azione nociva degli ultravioletti? Anche in questo caso, come facciamo sempre, ad una domanda seria cerchiamo una risposta altrettanto seria e qualificata, come quella del Prof. Francesco Bruno Dermatologo Estetico a Milano, Responsabile Nazionale Dipartimento Acne e Disordini delle Ghiandole Sebacee ISPLAD, Membro del Mediterranean Acne Board e gli abbiamo posto le domande più frequenti in tema di abbronzatura. Ecco cosa ci ha detto.
Quali sono le conseguenze più comuni, più o meno gravi, di una errata o troppo lunga esposizione al sole?
Le conseguenze meno gravi sono certamente rappresentate dalla presenza delle macchie sul viso, specie nelle donne. Cloasma o Melasma. Dall’invecchiamento della pelle del viso e del decoltè. Più gravi sono le forme tumorali: dall’epitelioma al melanoma.
Come prepararsi all’esposizione al sole. Quali le regole da seguire per proteggersi dai raggi ultravioletti?
Bisogna usare crema ad alto fattore di protezione e assumere per bocca il betacarotene.
Come trattare la pelle dopo l’esposizione al sole?
E’ necessario nutrire la pelle con creme apposite emollienti a base di vitamina E.
Alimentazione, integratori, farmaci specifici, è possibile proteggere la pelle anche attraverso quello che mangiamo oltre a quello che ‘spalmiamo’ sulla nostra superficie corporea?
Alimenti consigliati: frutta e la carota. Non più di una carota al giorno. Evitare altresì succhi troppo concentrati di carote che potrebbero provocare fenomeni di fotosensibilizzazione. Evitare l’uso di creme autoabbronzanti o olii abbronzanti.
Grazie
Margherita.net
Ringraziamo il Prof. Francesco Bruno, Dermatologo a Milano, Responsabile Nazionale Dipartimento Acne e Disordini delle Ghiandole Sebacee ISPLAD. Membro del Mediterranean Acne Board www.francescobrunodermatologo.it