Scandalo e polemiche per titolo e contenuto sono ormai alle spalle, Catá ha scritto molti altri romanzi e il fatto di essere stato il primo ad affrontare l’omosessualità in un’opera letteraria in lingua spagnola non ha in alcun modo danneggiato la sua fama di scrittore. Catá aveva 55 anni quando morì e se due amici importanti come Gabriela Mistral e Stefan Zweig pronunciarono la sua commemorazione funebre a Rio, vuol dire che ai tempi era un autore riconosciuto. Gli anni sono passati, lo stile di scrittura è molte volte cambiato e dell’opera dell’ambasciatore scrittore è rimasto ben poco. Ma le vie della letteratura sono misteriose e attraverso un passaparola con scrittori cubani, Laura Putti, ex giornalista diventata traduttrice, ha tirato fuori dopo quasi un secolo la storia di José-Maria Velez Gomara, giovin signore in un paese spagnolo, che si scopre omosessuale e che non può, ovviamente, vivere la sua condizione.
‘L’angelo di Sodoma’ è un romanzo breve, un piccolo classico che racconta la difficoltà di nascere diversi in un mondo di uguali, dell’eredità familiare che siamo costretti a portarci sulle spalle, del rifiuto, fino alle estreme conseguenze, di camminare su una strada che qualcun altro ha tracciato per te.
di Alfonso Hernández Catá
traduzione di Laura Putti
Independently published
pag: 103
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