Nuovo Missonismo. Dallo sguardo sui codici nasce una lingua personale, parlata nell’idioma di un nuovo autore. Un A B C che attraversa l’archivio per concretizzarsi nel presente, scegliendo solo le lettere che significano, per risignificarle.
A come Ageless. Una visione trasversale, perché l’età è solo condizione della mente, e il vestire accompagna questo fluido sentire.
C come Colore. Alfabeto della luce: giallo, magenta e ciano, i primari che si mescolano. Bianco che illumina e che somma tutti i colori. Bianco e nero grafico che ritma.
D come Disciplina. Un nuovo ordine mentale delimita la deregulation dei pattern entro il perimetro di una silhouette body conscious, precisa, fisica: al ginocchio, verticalizzata da alti spacchi, svelta, fresca.
G come Guardaroba. Un sistema essenziale ed estensibile di capi: cardigan, camicia, top, gonna a tubo, pantaloni, slipdress.
L come Luccichio. La luce che brilla, metallica, mescolandosi al colore. Cristalli che disegnano e rifrangono.
M come Monocromo. Colore massimizzato in nota singola, il pattern che diventa texture e muove la superficie.
O come Origine. Sumirago è la scena, laddove tutto è iniziato.
P come Pattern. I motivi fondanti del Missonismo: fiammato, zig zig, righe, patchwork, rachel, si dilatano, si combinano, mutano. I tagli e le costruzioni creano lo zig zag. Il patchwork è uno jacquard. Cristalli applicati creano linee di luce a zigo zago. Le righe si moltiplicano, brillano, sfiammano. Bordi a contrasto contengono e definiscono.
Q come Quotidiano. Un guardaroba pensato per essere vissuto giorno dopo giorno, senza sforzo.
S come Sensualità. Il corpo che si sente, occhieggia, traspare, appare, guizza, gioca.
T come Timeless. Pezzi pensati come oggetti del tempo, ma fuori dal tempo.
V come Veloce. La sveltezza e disinvoltura che nascono dalla spontaneità.
Parlare Missoni, oggi.