Le occhiaie sono un inestetismo molto frequentemente lamentato dalle pazienti che spesso indicano con queste termine condizioni molto diverse: non solo la colorazione bruno nerastra delle palpebre inferiori ma anche le ” borse” o la semplice rilassatezza cutanea o addirittura le rugosità sottopalpebrali.
In realtà il termine occhiaia sta ad indicare la discolorazione del fondo palpebrale che è frequente rilevare in pazienti senza alcuna differenza di età. Tale discolorazione infatti appare dovuta spesso ad una sottigliezza della cute palpebrale di carattere ereditario mentre altre volte si presenta in soggetti di media età per effetto di uno “scivolamento” della cute in seguito alla perdita di consistenza dei tessuti.
Altra cosa sono le “borse “palpebrali , erniazioni di tessuto adiposo che possono comparire anch’esse in età giovanile come matura e che andranno trattate dal chirurgo plastico.
Le “occhiaie” costituiscono un problema terapeutico fino a poco tempo fa assolutamente proibitivo.
L’introduzione in commercio di preparati a base di vitamina K ha contribuito a migliorare un pò il quadro anche se non in modo risolutivo. I trattamenti laser in questa zona, che eseguono soprattutto i dermatologi francesi, si presentano problematici a causa della particolare sottigliezza cutanea e non sono esenti da rischi. In ogni caso i laser da utilizzare sono esclusivamente il laser q switch e il neodimio yag, uno per la componente melaninica, l’altro per quella emosiderinica.
La speranza viene dalle recenti proposte di nuovi trattamenti professionali, seguiti però anche da trattamenti domiciliari, che consitono in particolari applicazioni di principi quali retinolo, vitamina K, e fosftaidilcolina. Quest’ultima, grazie alla sua azione lipolitica, potrebe ridurre anche le borse palpebrali associate. I primi risultati appaiono comunque incoraggianti.