E’ una procedura usata per diagnosticare alcune situazioni dell’utero e delle tube.
L’ISG più frequentemente viene utilizzata per vedere se le tube di una donna sono parzialmente o totalmente ostruite, il che rappresenta una causa comune di sterilità. Viene impiegata anche per studiare la causa di aborti ripetuti. L’ostruzione tubarica potrebbe derivare da esiti cicatriziali derivanti da una passata infezione, da una endometriosi o da intervento chirurgico.
L’ostruzione di una o di entrambe le tube causa circa il 35% dei casi di sterilità nelle donne.
Cosa ci si aspetta dall’ISG
L’ISG viene eseguita in ospedale, in una clinica o nell’ambulatorio di un medico specialista.
E’ meglio effettuare l’ISG nella prima metà del ciclo mestruale – dal 1° al 14° giorno -; la scelta di questo periodo riduce le probabilità che una donna sia gravida durante questo esame.
Non viene eseguita:
se una donna è gravida – ha una infezione pelvica – ha una allergia al mezzo di contrasto utilizzato nella procedura – ha un cospicuo sanguinamento uterino.
Per ridurre il fastidio durante l’esame si può prendere un antidolorifico. Non si è in grado di guidare dopo l’ISG.
La procedura
Viene iniettato nell’utero e nelle tube un liquido particolare – mezzo di contrasto – che mette in risalto queste strutture sul monitor radiografico, in particolare le dimensioni e la forma della cavità uterina e del lume delle tube.
Durante l’esame la donna è stesa con i piedi posizionati come per un visita ginecologica. Uno speculum viene inserito in vagina per mantenere le pareti vaginali divaricate e consentire la visualizzazione delle cervice. La cervice viene detersa e potrebbe essere iniettato un anestetico locale; quando viene eseguita l’anestesia si può sentir pungere o un lieve dolore.
Viene posto sull’addome un apparecchio radiografico che consente al medico di vedere su un monitor il mezzo di contrasto all’interno del corpo; questo passa lentamente nell’utero e nelle tube di Falloppio attraverso il sottile catetere.
Dopo la procedura
Molte donne hanno lievi effetti collaterali dopo aver effettuato una ISG; questi non sono seri e nella maggior parte dei casi scompaiono dopo un giorno o due.
Gli effetti collaterali possono comprendere
- Perdite vaginali vischiose quando parte del fluido fuoriesce dall’utero – crampi – sensazione di vertigini, debolezza o nausea – lieve sanguinamento vaginale
Rischi e complicanze
È rara la comparsa di gravi problemi; essi potrebbero comprendere una reazione allergica al mezzo di contrasto, una lesione dell’utero od una infezione pelvica, occorre chiamare un il medico se si hanno uno dei seguenti sintomi:
- vomito – debolezza – severi dolori addominali o crampi – cospicuo sanguinamento vaginale – febbre o brividi.
Sulla base dei risultati potrebbero essere necessari ulteriori esami.