Catapultati su una gigantesca nave da crociera, quaranta passeggeri disconnessi dal resto del mondo, privi di computer e cellulari, sono tenuti solo a compilare un diario cartaceo. Oltre a riportare gli avvenimenti di bordo, i passeggeri sono liberi di lasciarsi andare alla memoria, raccontando quegli episodi che nel bene o nel male hanno reso ognuna delle loro vite qualcosa di peculiare.
Ma perché sono lì? E quella lunga vacanza coatta è destinata a concludersi prima o poi? La nave prosegue in mare aperto, il carburante continua a non mancare.
Non ci sono tuttavia quegli scali che di norma caratterizzano le crociere e nessuno, neanche in lontananza, riesce ad avvistare una qualsiasi terra emersa. Uomini, donne, giovani, vecchi, professionisti, disoccupati, artisti, truffatori, mistici, mitomani: di diario in diario i resoconti personali s’intrecciano e si contaminano, finché tutto non sembra confluire verso un fantomatico deus ex machina che nessuno ha mai visto e che, forse, manovra i protagonisti dalle viscere di uno scafo ben più profondo di quanto si possa immaginare.
Chi andrà a cercarlo, scoprirà a proprie spese che lo scafo scende giù, sempre più giù. Fin nell’abisso.
SENZA AMARE ANDARE SUL MARE
di Christian Pastore
Frassinelli Editore
Pagg. 672
Euro 22
Christian Pastore collabora con alcune fra le più note case editrici italiane come consulente e traduttore. Per il resto, al pari di questo suo primo romanzo, è difficilmente classificabile.