Non solo il freddo ma anche il sole e il caldo e l’acqua possono dare allergie… L’orticaria solare è una dermatosi ricorrente caratterizzata dalla comparsa in un tempo variabile da 1 a 30 minuti di manifestazioni pomfoidi nelle zone fotoesposte, accompagnata dalla sensazione di prurito, che scompaiono nel giro di 1-5 ore. Tali manifestazioni in genere regrediscono spontaneamente nel giro di alcuni anni anche se nel 20-30% dei casi possono persistere per tutta la vita. Nella maggior parte dei casi l’orticaria solare non ha significato internistico, anche se talora può essere espressione di connettivopatie. Spesso gli schermi solari non sono sufficienti a controllare questo tipo di reazione che richiede l’uso di antistaminici o clorochina per os.
Gli stimoli pressori quali per esempio una borsa a tracolla possono determinare manifestazioni orticarioidi a distanza di dodici ore dopo lo stimolo ed essere accompagnati oltrechè da bruciore e dolore anche da una sintomatologia generale di tipo influenzale. Spesso tali manifestazioni colpiscono la pianta dei piedi e il palmo delle mani. Questo tipo di orticaria va distinta dal semplice dermografismo in cui la reazione pomfoide compare in seguito a confricazione cutanea immediatamente dopo lo stimolo pressorio.
Altre due orticarie da fattori fisici sono la orticaria da caldo localizzata e la orticaria colinergica. La prima è una forma rara e consiste nella comparsa di pomfi nelle sedi contatto con fonte di calore.
La seconda è una eruzione cutanea a piccoli pomfi che compare in seguito ad aumento della superficie corporea per esercizio fisico, stress emozionali, pratica di bagni caldi o saune. Probabilmente si tratta di una allergia alla aceticolina, una sostanza che viene liberata dalle ghiandole sudoripare del nostro organismo. Essa risponde bene a un particolare antistaminico, l’idrossizina.
Una forma sempre più frequente di orticaria fisica è costituita dalla orticaria acquagenica caratterizzata dalla comparsa di piccoli pomfi dopo contatto con acqua (un bagno,una doccia) indipendentemente dalle caratteristiche (caldo, freddo) dell’acqua stessa; il fatto è stato messo in relazione anche alla aumentata “durezza” dell’acqua presente nelle nostre abitazioni. A differenza di altri tipi di orticaria fisica, essa risponde poco alle terapie antiistaminiche.