La bellezza dei capelli è un aspetto di grande importanza quando si parla dell’autostima. Purtroppo, esistono diverse condizioni che la compromettono. Tra queste, rientra l’alopecia. Patologia che si contraddistingue per una diminuzione rilevante di capelli e follicoli piliferi, può causare, in chi la vive, un notevole disagio psicologico.
Per fortuna, i rimedi per affrontarla sono tanti (online, per esempio, è possibile trovare una vasta selezione di farmaci per l’alopecia, acquistabili senza bisogno di ricorrere alla prescrizione del medico).
Come in tutti i casi, però, partire dalla conoscenza del problema può aiutare tantissimo a risolverlo. Ecco perché, nelle prossime righe, passeremo assieme in rassegna le principali cause dell’alopecia.
Cosa provoca l’alopecia?
Prima di entrare nel vivo delle cause dell’alopecia, è il caso di ricordare che questa condizione può essere di due tipologie. Ecco quali:
- Alopecia cicatriziale: in questo caso, la perdita dei capelli è irreversibile. Alla base della sua insorgenza, infatti, c’è un processo di atrofizzazione dei follicoli piliferi;
- alopecia non cicatriziale: questo quadro clinico si contraddistingue per il palesarsi di processi che portano alla riduzione dell’efficienza del follicolo pilifero. Quest’ultimo, però, non è coinvolto in danni irreparabili. In generale, la situazione è reversibile.
Chiarita questa doverosa premessa, possiamo iniziare a parlare delle cause, rammentando innanzitutto il loro essere numerose. L’alopecia, infatti, può essere provocata da fattori genetici, ma anche dall’influenza degli ormoni.
In questo caso, bisogna “puntare il dito” sulla tiroide, senza dimenticare le disfunzioni ipofisarie e quelle relative alla sintesi del testosterone, l’ormone maschile per eccellenza.
Una parentesi importante deve essere dedicata all’alimentazione. L’alopecia, di frequente, è frutto di carenze nutrizionali. Un caso molto frequente è quello dell’insorgenza di un quadro di alopecia nelle persone che soffrono di anoressia.
In particolare, quando si palesa questa condizione è presente una carenza di ferro o di vitamina D.
Non c’è che dire: l’alopecia è una vera e propria condizione multifattoriale. A contribuire alla sua insorgenza, infatti, contribuisce anche lo stato psicologico. Sono numerose le persone che, dopo periodi di stress o a seguito di situazioni traumatiche, iniziano a soffrire di alopecia.
Una parentesi importante va dedicata anche all’influenza delle cure farmacologiche. Può capitare, soprattutto dopo trattamenti come la chemioterapia, di notare l’insorgenza di alopecia.
Cause dell’alopecia androgenetica
L’alopecia può presentarsi in diverse forme. Quella androgenetica è la più comune ed è nota anche come calvizie. Quali sono le sue cause? Ne esistono due, che agiscono assieme.
La prima è l’alta sensibilità dei capelli agli ormoni androgeni, ossia quelli tipici dell’organismo maschile, ma comunque presenti, seppur in quantità ridotte, anche nelle donne.
La seconda, invece, è la predisposizione genetica.
Cause dell’alopecia areata
Un’altra forma di alopecia molto frequente è quella areata. Il dibattito sulle cause che la provocano chiama in causa diversi fattori. Tra questi è possibile citare la predisposizione genetica. C’è chi, invece, la considera una condizione autoimmune.
Spesso associata a condizioni come la vitiligine, la gastrite e le problematiche a carico della tiroide, l’alopecia areata è una condizione che inizia a concretizzarsi, di frequente, a seguito di un trauma psichico.
Chi ha a che fare con questa problematica, nota delle chiazze sui capelli che, quasi sempre, si presentano dopo eventi come i lutti familiari, per non parlare di evenienze traumatiche dal punto di vista fisico come gli incidenti stradali.
Altre cause
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare delle cause dell’alopecia. Oltre a quelle ricordate nelle righe precedenti, è il caso di citare pure l’insorgenza di infezioni.
Tra le principali, troviamo la tinea capitis, infezione di tipo dermatofitico che colpisce il cuoio capelluto. Estremamente contagiosa, è diffusa soprattutto fra i pazienti di età pediatrica.
Esiste anche una categoria di cause che possono essere definite come meno frequenti. Oltre alle condizioni autoimmuni, è doveroso citare le anomalie primitive a carico del fusto del capello.
Un doveroso cenno va dedicato anche alla cellulite dissecante del cuoio capelluto. Dermatosi cronica e rara di natura suppurativa, riguarda soprattutto i pazienti di colore e di sesso maschile.
L’importanza della diagnosi e dell’abilità del medico
Chi inizia a notare una perdita di capelli anomala, deve contattare tempestivamente il proprio medico di fiducia. Ai fini della diagnosi, è essenziale che il dermatologo ascolti attentamente il paziente, senza trascurare nessun dettaglio della sua storia clinica.
In fase di diagnosi dell’alopecia, può rivelarsi molto utile il ricorso all’esame tricodermoscopico. Quest’ultimo prevede l’esame dell’area coinvolta dalla chiazza di alopecia con uno strumento noto come dermoscopio.
Grazie ad esso, è possibile individuare la quantità dei capelli spezzati, così come la presenza di inestetismi come i punti neri.
Essendo l’alopecia una condizione multifattoriale, sono diversi gli specialisti che intervengono sia in fase di diagnosi, sia in fase di trattamento. Tra questi è possibile includere lo psicologo o lo psicoterapeuta.
Nei frangenti in cui l’alopecia è stata provocata da un evento traumatico, se le conseguenze di quest’ultimo si stanno protraendo è facile che l’alopecia peggiori.
A seconda della situazione, il medico può valutare la prescrizione di farmaci che stimolano la crescita dei capelli, per esempio il minoxidil.
