Parliamo della pelle grassa, delle cause dell’eccessiva produzione di sebo, tipica della pelle grassa, e – cosa ancora più importante – come trattare la pelle grassa. Vi spieghiamo cosa fare quando appaiono i brufoli e altre imperfezioni e ci segnala gli errori da evitare.
Cos’è la pelle grassa?
In genere la pelle grassa si manifesta in età giovanile. È la più semplice da diagnosticare nel senso che è lucida, soprattutto nella famosa zona t (mento, naso e fronte) e presenta spesso un’iper-cheratizzazione, un ispessimento dello strato corneo, dovuto all’eccessiva produzione di sebo che si riversa sulla superficie.
Il sebo è formato da lipidi, grassi con una funzione importantissima. In pratica è un lubrificante della nostra cute; è fondamentale nella difesa della nostra pelle. Se invece la produzione di sebo risulta eccessiva, si verifica uno stato di squilibrio. Significa che anziché difendere la pelle, ne altera il ph e provoca – se trascurata – infiammazioni che sono un vero campanello d’allarme dell’acne. La nostra pelle rimane indifesa dalle aggressioni di batteri e micro-organismi.
Un aspetto positivo, invece, della pelle grassa è che invecchia molto lentamente. Le rughe appaiono molto in là con gli anni, la pelle si mantiene giovane. È anche una pelle forte. Se riesci a equilibrare l’eccessiva produzione, non diventa una pelle secca e sarà una pelle sempre molto difesa. Dunque il segreto sta nel riequilibrare la pelle grassa.
Le cause
Lasciamo da parte le cause ormonali che sono cause interne e ci limitiamo alle cause esterne. Il più delle volte sono squilibri dovuti allo stress a provocare infiammazioni. Generalmente chi soffre di acne è una persona giovane. Il fatto che il corpo cambia, è già uno stress. Poi nei periodi particolarmente impegnati, come quando ci si prepara agli esami, la pelle spesso peggiora. Addirittura in soggetti non più giovani possono manifestarsi all’improvviso delle infiammazioni della pelle a causa di stress eccessivo, per esempio sul lavoro o in famiglia. Teniamo poi conto che l’inquinamento e il fumo peggiorano ulteriormente la pelle grassa, perché le sostanze si riversano sulla pelle e vanno a chiudere i pori formando così dei punti neri.
Si parla tanto degli alimenti, dell’alterazione della pelle dovuta al cioccolato e altri generi di alimentari. Si tratta più che altro di alimenti difficili da digerire, il che provoca uno stress fisico. L’eccesso porta sempre ad uno squilibrio. Dunque mangiate pure un pezzettino di cioccolato, basta non esagerare!
Riequilibrare la pelle
La cosa importante è dunque riequilibrare la pelle, riportarla alla normalità fisiologica. Chi ha una pelle che soffre di un’eccessiva produzione di sebo deve innanzittutto seguire delle norme igieniche importantissime. Bisogna sempre detergere bene la pelle per rimuovere trucco, i residui dell’inquinamento, fumo ecc. Importante è:
- non usare dei saponi o dei prodotti che contengono sostanze che provocano schiuma, perché sono in genere aggressivi,
- escludere quindi saponi alcalini che alterano il ph e irritano la pelle,
- e non usare prodotti alcolici.
Si tende spesso – per mancanza di informazioni – ad usare dei prodotti che detergono e asportano il grasso. Togliendolo, la pelle che fisiologicamente deve essere unta, umida, non fa altro che produrre ancora più grasso. E’ importante perciò rendersi conto che la pelle grassa è una pelle sensibile.
L’unico rimedio per la pelle grassa è riequilibrarla utilizzando dei prodotti formulati appositamente per questo tipo di pelle che:
- assorbono l’eccesso di grasso attraverso determinate sostanze e
- normalizzano l’eccessiva secrezione sebacea (quindi si utilizzano dei principi attivi che vanno a regolare l’enzima che stimola la ghiandola sebacea che produce il sebo).
- I trattamenti
Oggi dall’estetista si possono fare dei trattamenti che vanno incontro a questa doppia azione. Bisogna inoltre difendere la pelle dalla proliferazione batterica, quindi utilizzare dei componenti, degli enzimi, che la mantengano perennemente difesa da aggressioni di micro-organismi.
Una cosa fondamentale da capire è che questo tipo di trattamenti non risolvono nel giro di qualche settimana il problema. Perché una pelle grassa è un fatto. Se non si interviene può durare per anni. Per riequilibrare la pelle e per mantenere uno stato di normalità fisiologica, i trattamenti dall’estetista devono dunque essere eseguiti perennemente, con una cadenza iniziale di una settimana o dieci giorni, per arrivare a degli intervalli più lunghi di quindici o venti giorni.
Attenzione però, prima di sottoporsi ai trattamenti specifici lo stato infiammatorio della pelle deve essere risolto. Quello che le estetiste consigliano è di non trattare la pelle infiammata.
Trattamenti a casa
Molto importante è poi l’uso costante a casa dei prodotti specifici che rispecchiano il trattamento dell’estetista. Uno stato di normalità arriva solo con l’uso costante dei prodotti giusti.
Comedoni aperti (punti neri)
Diminuendo l’eccessiva secrezione diminuisce anche l’uscita dei comedoni aperti, i cosiddetti punti neri. Il punto nero non è altro che un’occlusione del condotto pilifero. Se in una pelle c’è una produzione sebacea eccessiva il condotto si occlude e il sebo, riversandosi verso l’esterno, si colora di scuro perché viene a contatto con la melanina.
Nei trattamenti specifici della pelle grassa l’estrazione dei comedoni non avviene sempre con il vapore classico, ma anche con dei prodotti leggermente esfolianti. I comedoni potranno essere liberati senza doverli schiacciare. Quindi: non toccateli a casa! Perché schiacciandoli non si fa altro che incentivare la produzione dei batteri all’interno del condotto il che può facilmente trasformarsi in un’infiammazione. La pelle si può addirittura macchiare. Bisogna dunque fare molta attenzione.
Comedoni chiusi (brufoli)
I comedoni chiusi (il cosiddetto brufolo con la testa bianca) appaiono quando penetrano nella pelle i batteri che si nutrono di sebo e cheratina. Vivono lì, proliferano e si infiammano. In questi casi è molto importante pulire sempre bene la superficie per affidarsi poi all’estetista. Ci penserà lei a togliere, con l’utilizzo di prodotti specifici, i brufoli senza rischio di cicatrici.
Per i brufoletti ‘occasionali’ – quelli che ogni tanto escono anche sulla signora di 50 anni – esistono invece dei prodotti specifici che vanno a riassorbire il brufoletto che sta per fuoriuscire. Dunque non applicate il dentifricio sui brufoli! Anche se è vero che quest’ultimo contiene un componente (il triclosan) che è contenuto spesso anche nei prodotti specifici. A differenza di questi prodotti però, il dentifricio non contiene un agente anti-microbico mirato, secca e danneggia inoltre la pelle e non è per niente invisibile!