La liquidità è vita e l’acqua è l’elemento più vivo, in continuo mutamento di stato, pronta ad assumere ogni forma possibile. Più ci si immerge nella sua vastità, più le percezioni cambiano: i colori mutano dopo metro e la vita prende altri aspetti.
Per Del Core la bellezza non è statica, quel che permane è l’idea potente e audace di femminilità. Mutando e ampliando il proprio scopo per accogliere il mondo sognante e quello metropolitano, il paesaggio urbano e il fantastico, la collezione emana forza e precisione.
Le forme fluiscono su e intorno al corpo, oppure sono tese ed esatte. I drappeggi sono bilanciati dalla nitidezza del tailoring: giacche senza collo, pantaloni ampi, gilet che si liquefanno in orli a fazzoletto. I bodysuit in maglia disegnano una seconda pelle; il nudo occhieggia attra-verso bandelle e tagli. I mantelli hanno una grandezza couture. Abiti scolpiti si modellano attorno alla figura come onde. I coralli brulicano come intricati ricami di perline o crescono sul corpo come vegetazione fragile. La trasparenza è fondamentale: la stessa che si trova nella fauna degli abissi.
Gli harness aggiungono una seducente durezza che continua negli alti platform con un chiodo al posto del tacco, nelle borchie oversize che formano orecchini e cerchietti. Le borse dal disegno netto hanno un aspetto aggraziato nella versione mini, o appaiono capienti e pragmatiche in taglia XL.
La palette dei colori ha un’urgenza primaria: si sposta dal rosso, giallo e verde, all’azzurro, bianco e al nero, esaltata dalla fluidità delle sete, dalla morbida compat-tezza del pitone, dalla tensione della maglia. La mutazione si afferma ancora una volta in Del Core come la forza più semplice, più vera della vita.