
La densimetria ossea è un esame che viene eseguito per valutare la resistenza e la massa delle ossa: è utile per le persone a rischio di osteporosi. L’osteoporosi è una malattia nella quale le ossa diventano così fragili che si fratturano molto facilmente: è più frequente nelle donne più anziane che sono in menopausa, ma possono essere affetti anche gli uomini.
L’osteoporosi può portare a severe fratture del bacino e della colonna vertebrale che causano dolore, invalidità. Quando si diagnostica la presenza di osteoporosi, i trattamenti che possono essere utili comprendono il movimento fisico, un cambiamento della alimentazione, la terapia ormonale sostitutiva e farmaci che rallentano o evitano il riassorbimento osseo.
La densimetria ossea misura la massa osseo a livello del calcagno, della colonna vertebrale, del bacino, delle mani o del polso.
La misurazione a livello di un’area, come il calcagno, può fornire al medico una buona idea della densità ossea in altre parole dello scheletro. Sono vari i dispositivi utilizzati per gli esami densitometrici, ma tutti utilizzano i raggi x o fasci derivati da altr5e sorgenti di energia.
Gli esami impiegano da un minimo di 1 minuto ad un massimo di 40 minuti.
fattori di rischio
Il medico potrebbe prescrivere un esame densimetrico di fronte a uno dei seguenti fattori di rischio:
- una corporatura piccola, esile
- una età avanzata – 65 o più anni
- una storia familiare di osteoporosi
- una menopausa iniziale o prematura
- un disordine della alimentazione
- un dieta povera di calcio
- l’uso di alcuni farmaci che possono alterare la massa ossea
- uno stile di vita sedentario
- il fumo
- bere alcolici in modo pesante
Un esame della densità ossea può aiutare a diagnosticare la presenza di problemi prima che si verifichi una frattura; può inoltre, confermare la diagnosi di osteoporosi, aiutare a determinare la percentuale di riassorbimento osseo e verificare se il trattamento è adeguato.