Come si forma l’odore corporeo? Esso è il prodotto della interazione della flora batterica presente sulla cute con i prodotti della secrezione delle ghiandole sebacee e delle ghiandole apocrine, presenti, queste ultime, quasi esclusivamente in zona ascellare e perineale. L’intensità dell’odore appare influenzata dal numero e dal tipo di batteri presenti sulla cute: se prevalgono i batteri corineformi, si sviluppa un odore acre, se prevale lo stafilococco epidermis l’odore è di tipo caprino.
Il dermatologo non è frequentemente interpellato nella prescrizione di un deodorante e se questo avviene è in genere del tutto casuale. Tuttavia è compito del dermatologo, anche in seguito alle frequenti sensibilizzazioni o allergie in sede ascellare, puntualizzare la natura di queste sostanze che vengono applicate sulla cute.
Le sostanze deodoranti più semplici sono i cosiddetti deodoranti coprenti, che si avvalgono di sostanze profumanti atte a mascherare l’odore sgradevole con una nota odorosa più piacevole. Il pericolo è che la sostanza profumata utilizzata, anche in bassa concentrazione, possa dare fenomeni di intolleranza e di allergia. Molte essenze utilizzate nel mascheramento dell’odore hanno comunque anche un ‘attività anti microbica. La maggioranza dei deodoranti contiene tuttavia effettive sostanze antimicrobiche le quali hanno un’azione batteriostatica; sostanze quali il triclosan e il triclocarban sono diventate molto conosciute anche dal grosso pubblico.
I deviatori enzimatici, quali ad esempio il trietilcitrato, agiscono invece sugli enzimi batterici responsabili della degradazione dei prodotti ghiandolari .Quest’ultimo per esempio creando un ambiente acido, inibisce le lipasi batteriche che formano gli acidi grassi a catena corta responsabili degli odori.
Un’altra categoria importante e più sofisticata è costituita dagli assorbenti sostanze che trasformano gli acidi grassi responsabili dell’odore in sostanze non volatili e quindi non odorose. Sono costituite prevalentemente da ossido di zinco, zinco ricinoletao, zinco glicinato.
La maggioranza dei deodoranti, tuttavia, soprattutto quelli di prescrizione dermatologica contiene, anche se a basse concentrazioni, sostanze antitraspiranti a base di sali d’alluminio, in quanto spesso si associa, anche in maniera non del tutto giustificata, il concetto di “cattivo odore” con il concetto di ipersudorazione.
Uno dei metodi migliori per risolvere i casi refrattari ai comuni deodoranti, più che usare astringenti, è in realtà quello di eseguire una detersione accurata e una rasatura del cavo ascellare, in grado di far diminuire la carica batterica presente. In questo senso, possono essere di aiuto anche le nuove metodiche di depilazione laser, che assicurano una rimozione permanente, se non definitiva, del pelo.
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