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Dieta e cellulite. Si può combattere la cellulite con una dieta?

Quale rapporto esiste tra la alimentazione – quindi la dieta – e la cellulite? La dieta non influenza direttamente la malattia cellulitica, per quanto possa rimuovere alcune cause e…

Dieta e cellulite
Dieta e cellulite

Quale rapporto esiste tra la alimentazione – quindi la dieta – e la cellulite? La dieta non influenza direttamente la malattia cellulitica, per quanto possa rimuovere alcune cause e diminuire alcune alcune zone adipose, ma è efficace nel migliorare lo stato del tessuto e favorire l’effetto delle terapie.

Sicuramente chi è in soprappeso deve fare una dieta dimagrante. In genere bisogna ricordare che alla sera l’assorbimento è aumentato e quindi vale l’adagio “colazione da principi, pranzo da signori, cena da poveri”. Tra le varie diete proposte ricordiamo la dieta bilanciata ipocalorica e la dieta iperproteica controllata che consente di permettere la depurazione da sostanze tossiche regolando l’utilizzazione periferica dell’insulina.

Gli schemi dietetici più moderni propongono una dieta non più basata sulle calorie ma sulle molecole introdotte.

Questi schemi prevedono una dose giornaliera di carboidrati non inferiore a 130 grammi e non superiore a 150 grammi, alimenti a bassa densità glucidica e da consumare preferibilmente nella prima parte della giornata.

Fare cinque pasti giornalieri in modo da limitare la secrezione di insulina, limitando cosi anche la glicosilazione del collageno, che provoca la degenerazione estetica e l’invecchiamento precoce della cute.

Assumere inoltre quattro alimenti alcalinizzanti per ogni alimento acidificante al fine di bloccare le scorie acide date dal metabolismo cellulare. Circa l’8% degli alimenti deve pervenire dal mondo vegetale e il 20% da alimenti di origine animale, che hanno un potenziale acidificante. Assumere cinque porzioni tra frutta e verdura serve anche a contrastare l’acidità tissutale.

L’acqua minerale dovrà avere un ph superiore a 6 e un residuo fisso secco al di sopra di 300 mg limitando drasticamente il sale e gli alimenti contenenti eccesso di sodio. La ritenzione idrica spesso percepita dalla persona può esprimere solo l’aumento dell’acqua extracellulare che si forma per eccesso di grasso corporeo e per eccesso di sale da cucina o sodio introdotto con gli alimenti.

Può servire inoltre la ginnastica respiratoria per almeno due minuti in modo da aumentare l’ossigenazione che consente di “bruciare” più agevolmente il grasso corporeo.

Fondamentale è anche il benessere intestinale con assunzione di alimenti probiotici e prebiotici.

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