Per la collezione FENDI Primavera/Estate 2023, Kim Jones sviluppa i codici che ha elaborato durante il suo percorso nella Maison, attingendo alla storia di FENDI ed evolvendo il suo linguaggio distinto per il presente. Attraverso la sua rinnovata prospettiva, il passato diventa futuro: Il lavoro di Karl Lagerfeld, dal 1996 al 2002, offre il punto di partenza per una collezione che appare decisamente contemporanea. “Si tratta di continuità”, afferma Jones. “Mi interessa guardare alle cose che ha fatto Karl e vedere come possiamo svilupparle, sia visivamente che tecnicamente”. Una stampa floreale tratta dagli archivi FENDI e un logo presentato per la prima volta nel 2000 ancorano la collezione al passato, ma sono ripensati per il presente.
Gli abiti ricordano l’inizio del millennio, nella loro collisione tra semplicità minimalista ed eclettismo pop. Strati fluttuanti di organza tecnica o jersey di nylon impreziositi da ricami laccati offrono una nuova dimensione eterea: allo stesso tempo sportiva e delicata, disinvolta ma raffinata. I tagli sciancrati e le silhouette allungate e incrociate sulla schiena sono impregnati di spensieratezza; una cintura obi, che viene ripresa dalla collezione FENDI Couture Autunno/Inverno 2022, è integrata nella sartoria per elevare la forma e offrire una struttura femminile.
Un’armoniosa palette di colori neutri è interrotta da audaci sferzate di colore: il rosa vibrante, il blu fiordaliso e il verde vivo appaiono audacemente saturi. Le texture organiche – cashmere e pelliccia, shearling e pelle -si materializzano grazie all’impareggiabile savoir faire di FENDI, ora più leggero che mai, e appaiono stratificate con tessuti tecnici. L’elegante raso è ibridato con un tessuto a rete e sostenuto da sneakers rialzate o platforms in gomma: la “F” rovesciata di FENDI First appare come uno sbalzo illusorio sulle calzature, in omaggio all’unione istintiva di forma e funzione della maison.
“DaFENDI penso costantemente alla praticità e al lusso”, afferma Jones. “L’aggiunta di accessori pesanti a qualcosa di molto morbido conferisce una reale funzionalità e lo rende interessante”. Nei gioielli, “lavoriamo con il rigido e il morbido”,osserva Delfina Delettrez Fendi.”Il logo quasi scompare nell’architettura funzionale che sospende ogni pietra”. Questo sentimento traspare anche negli accessori: una Peekaboo, ora tagliata a metà per rivelare i suoi meccanismi, diventa uno degli accessori chiave della stagione; altrove una F in acciaio cade attraverso il corpo di una borsa per diventarne il manico.
Le borse iconiche della Maison sono realizzate con lo stesso spirito di dualismo che caratterizzala collezione: pelli lucide integrate a tele neutre, tonalità audaci stampate su toni naturali; a volte incatenate insieme, a volte un paio semplicemente stretto in una mano. “In FENDI, tutto nasce dalla conversazione intorno alla doppia F che ci fa vedere le cose in coppia”, riflette Silvia Venturini Fendi. “Anche le borse diventano parte di una famiglia: grandi e piccole”.