Eccoci giunti, in un batter d’occhio a quella che noi consideriamo l’ultima giornata della Milano Fashion Week. Se consideriamo che da calendario le sfilate sono iniziare il 22 settembre, è durata 4 giorni in tutto :-)
Ports 1961 apre la giornata di sfilate, in zona periferica tanto per cambiare. Pochi fotografi, pochi ospiti, ma siamo in ‘emergenza’ ricordate? Da una location periferica e molto tranquilla si passa poi all’opposto: centralissima via Meravigli a Milano dove Ermanno Scervino tanto per cambiare causa il blocco del traffico in una via che già di solito è piuttosto incasinata, tra mezzi pubblici, traffico, curiosi, influencers, fotografi, invitati alla sfilata… un casino, diciamolo.
Dopo Ermanno Scervino, ci si sposta in zona stazione Centrale dove MSGM ha scelto di sfilate in un parco pubblico, chiunque poteva assistere alla sfilata. Una scelta interessante. Salvatore Ferragamo sfila ancora una volta alla Rotonda Befana. Gran casino anche qui, con gli ospiti che arrivano con le auto blu, i fotografi che saltano da una parte all’altra della strada, i vigili urbani che partecipano come spettacolo nello spettacolo urlando, fischiando, cercando inutilmente di fare quello che possono. E poi le solite influencers che non entrano alla sfilata, ma che vengono esclusivamente per farsi fotografare.
Dolce & Gabbana in viale Piave. Un circo. Un ganglio di energie negative evidentemente, visto che abbiamo assistito allo scoppio di varie liti spontanee tra i fotografi e tra il pubblico di curiosi. Poi un fotografo si è ribaltato su un motorino parcheggiato tirando giù tutto, spero non si sia fatto male. Infine sul pubblico sorvoliamo, ormai la sfilata di Dolce & Gabbana non si distingue più per l’eleganza e la qualità degli invitati, diciamo così. Lo street style rimane valido solo per le modelle all’uscita, con il resto del materiale si fa poco o niente.
E poi Philosophy di Lorenzo Serafini, che ha sfilato in via Manin, dove una volta si trovava la sede di Krizia. Tutto passa, tutto cambia. Conclude Giorgio Armani nella storica sede di via Borgonuovo, ma molti – noi compresi – decidono di non proseguire visto che inizia a calare la sera, e che lo street style in via Borgonuovo non è tra i più interessanti.
In collaborazione con ADVERSUS