L’asportazione dell’utero, detta isterectomia, rappresenta uno degli interventi chirurgici più comuni eseguiti nelle donne.
Una isterectomia è un modo per trattare molti problemi che colpiscono l’utero. Poiché è un intervento chirurgico maggiore, il medico potrebbe consigliare di cercare altre terapie prima di arrivare all’intervento. Per malattie severe e per quelle che non hanno risposto ad altre terapie, l’isterectomia potrebbe rappresentare la scelta migliore.
malattie che interessano l’utero
l’isterectomia potrebbe essere eseguita per trattare alcune patologie che riguardano l’utero: sia benigne – non cancerose – che maligne.
Riportiamo alcune patologie per le quali potrebbe essere eseguita una isterectomia:
– fibromi uterini – emorragie uterine- cancro dell’utero- problemi del supporto pelvico- endometriosi – dolore pelvico.
la procedura
esistono tre tipi di isterectomia:
- parziale – o subtotale – nella quale la parte superiore dell’utero viene asportata, mentre la cervice viene lasciata in loco
- completa – o totale – in cui viene asportato tutto l’utero, compre la cervice
- radicale, in cui vengono asportati l’utero per intero, i linfonodi e le strutture di sostegno intorno all’utero. Questo tipo vene eseguito quando è presente un cancro infiltrante.
Le ovaie e le tube di Falloppio possono essere asportate contemporaneamente: questo intervento viene detto ovaro-salpingectomia.
L’utero può essere asportato attraverso una incisione sull’addome o attraverso la vagina. Il metodo utilizzato dipende dal motivo dell’intervento.
Prima dell’intervento chirurgico è necessario eseguire alcuni esami, sia sul sangue che sulle urine.
Per prevenire le infezioni vengono solitamente somministrati gli antibiotici. Potrebbero inserire un ago a livello del braccio o del polso, collegato ad un deflussore per somministrare fluidi, farmaci e sangue: la flebo. Prima di somministrare l’anestetico verrete collegate ad alcuni monitors; potreste essere sottoposte ad anestesia generale, che vi rende incoscienti, o ad anestesia regionale che vi fa perdere la sensibilità della parte inferiore del corpo.
rischi
come qualsiasi intervento chirurgico possono insorgere delle complicanze che possono comprendere le tromboflebiti, severe infezioni, emorragie dopo l’intervento, occlusione intestinale, lesioni del tratto urinario.
Comunque i rischi dell’isterectomia sono tra i più bassi di tutti gli interventi chirurgici maggiori.
dopo l’intervento
la durata della degenza in ospedale varia a seconda del tipo di intervento. Potete aspettarvi di avere un po’ di dolore nei primi giorni. Le normali attività, compresi i rapporti sessuali, solitamente possono essere riprese entro circa 6 settimane; nel frattempo non bisogna fare lavande vaginali e non mettere niente in vagina.
effetti fisici
dopo una isterectomia le mestruazioni si interrompono; la donna non può più avere gravidanze. Se le ovaie vengono lasciate, tuttavia, esse continuano a produrre ormoni; una donna che ha ancora le sue ovaie non presenterà i sintomi che spesso insorgono in menopausa, come le vampate di calore. Le ovaie inoltre, producono ancora ovociti, ma poiché non vengono fecondati si dissolvono nell’addome.
Se vengono asportate anche le ovaie insieme all’utero prima della menopausa compaiono i sintomi correlati al calo degli ormoni. E’ come se il copro andasse i menopausa improvvisamente, piuttosto che nell’arco di alcuni anni come accade normalmente; i sintomi sono solitamente trattai con la terapia ormonale a base di estrogeni.
effetti emotivi
molte donne hanno una breve reazione emotiva alla perdita del proprio utero; questa risposta dipende da un certo numero di fattori: quanto sono state preparate all’intervento, il momento in cui è stato effettuato, i motivi che giustificano l’intervento e se il problema viene risolto.
Le donne che risentono della perdita precoce della propria capacità riproduttiva possono sentirsi depresse.