Esistono dei fattori predisponesti dal momento che la mucosa vescicole di solito protegge efficacemente l’organo dalle lesioni dei batteri. Nei bambini le lesioni vescicali sono in genere legate a cause malformative localizzate o sistemiche delle vie urinarie superiori od inferiori che provocano un ristagno vescicole spesso accompagnato dalla temibile evenienza del reflusso vescico-ureterale che può diffondere l’infezione a monte.
Nell’adulto il ristagno vescicole è causato da lesioni organiche dei diversi organi coinvolti nella funzione escretrice dell’urina; a carico dell’uretra stenosi e restringimenti; prostatite, adenoma e tumori della prostata, alterazioni nervose centrali o periferiche che comportano lesioni di tipo funzionale.
Nell’urina possono essere individuati praticamente tutti i tipi di germi esistenti; spesso la presenza di proliferazioni batteriche entro determinati limiti può non causare una cistite vera e propria.
Di solito la diagnosi è caratterizzata dalla giuria, della quale per lo più sono responsabili germi di tipo aerobio, con predominanza tra questi dell’ Escherichia coli e dell’ enterococco, cui seguono il Proteus e lo stafilococco, mentre il gonococco ha perduto molto della sua importanza.
Come si riconosce
La cistite, sia nella sua forma acuta che in quella cronica, è contraddistinta da una triade sintomatologia caratteristica:
- dolore, pollachiuria, modificazione delle urine – giuria ed ematuria-
- Il dolore di varia intensità, è localizzato in sede ipogastrica e coincide in genere con la minzione, raggiungendo a volte intensità vivissima e intollerabile; la mucosa vescicole che per la flogosi è divenuta molto più sensibile, provoca ala distensione anche minima il bisogno imperioso di urinare, il che si traduce in un aumento della frequenza delle minzioni, spesso con emissione di scarsissima urina.
Caratteristico il fatto che il dolore tende ad attenuarsi una volta iniziata la minzione per poi esacerbarsi alla fine della stessa in modo violento, irradiandosi alla uretra e al retto.
Dopo la minzione la zona rimane dolente, con un sordo senso di bruciore che permane per qualche tempo. - La pollachiuria dipende direttamente dalla intensità e dalla estensione della lesione, e può divenire talmente accentuata da poter simulare una vera e propria incontinenza.
- La diagnosi viene posta comunque considerando la pollachiuria che costituisce l’indispensabile complemento degli altri sintomi.
Può essere lieve, con urine chiare quasi normali all’apparenza, oppure torbide, o purulente, con presenza di fiocchi e filamenti, fino ad arrivare a situazioni di urine decisamente putride: spesso al termine della minzione si assiste ad una leggera ematuria, che non deve preoccupare.
Il decorso della malattia è vario, dipendendo dall’estensione dell’entità delle cause scatenanti; spesso le acute regrediscono celermente dopo trattamento adeguato, ma frequentemente la non individuazione delle cause o la non terapia di esse porta ad un cronicizzarsi dopo un periodo di frequenti recidive; a questa stadio le lesioni vescicali tendono a divenire autonome rispetto alle cause estrinseche, ed estremamente ribelli alle terapie.
Da qui si passa in breve ad alterazioni gravi della vescica che perde le proprie caratteristiche funzionali, arrivando ad essere causa di gravi malattie delle vie ascendenti, che possono comportare la comparsa di insufficienza renale.
