Soprattutto nel periodo che precede le vacanze estive i media si riempiono di idee e consigli per smaltire velocemente il grasso accumulato (capita) durante i mesi invernali. Alle diete improbabili che girano spesso sui social media si aggiungono diete ‘ufficiali’ ed efficaci, diete ‘serie’ che richiedono però il supporto di uno specialista. Una di queste è la cosiddetta dieta chetogenica.
Se ne parla da vari anni, e sembra essere veramente efficace anche se non sono molti quelli che possono dire di sapere esattamente di cosa si tratta. Certo, sappiamo che è una dieta in cui i carboidrati vengono eliminati o ridotti drasticamente. Ma poi? Può essere pericolosa? Come va impostata? E da chi? A chi potrebbe fare male? Sono questi gli argomenti di cui abbiamo parlato con la Dott.ssa Maria Antonietta Vigorito, Biologa Nutrizionista a Roma. Ecco cosa ci ha detto.
Partiamo subito con la domanda che più spesso ci poniamo quando sentiamo parlare della cosiddetta dieta chetogenica: è pericolosa?
Quando si parla di dieta chetogenica, ci si riferisce ad una vera e propria terapia nutrizionale, al pari quasi di una terapia farmacologica, e quindi con benefici ma anche diverse controindicazioni. Non è assolutamente pericolosa, a patto di seguirla per brevi periodi e con la guida del proprio nutrizionista o del medico. Da evitare il fai da te, perché esistono tante tipologie di diete chetogeniche, e come per ogni percorso nutrizionale vanno adattate alla singola persona.
In cosa consiste la dieta chetogenica, e quali sono i suoi benefici?
La dieta chetogenica si basa sulla drastica riduzione dei carboidrati assunti con l’alimentazione. Di fatto, si riduce l’assunzione dei carboidrati a circa 20-30 g al giorno. In questo modo, si spinge l’organismo ad utilizzare come “carburante” non più gli zuccheri ma i grassi accumulati nel tessuto adiposo. Durante la dieta chetogenica si induce uno stato di chetosi fisiologica, ovvero i grassi immagazzinati nel nostro tessuto adiposo vengono mobilitati e metabolizzati per ottenere delle particolari molecole chiamate corpi chetonici. I corpi chetonici verranno quindi utilizzati dal nostro organismo per ottenere l’energia necessaria. La produzione di corpi chetonici, oltre a velocizzare il dimagrimento e la riduzione degli accumuli di grasso, consente una naturale riduzione dell’appettito. Infatti, la presenza dei corpi chetonici nel sangue riduce di molto il senso di fame, il che rende più semplice l’adesione alla dieta. La dieta chetogenica è, inoltre, una dieta normoproteica, per cui se correttamente impostata, non si rischia di assumere una quantità elevata di proteine, come erroneamente si pensa. Tale dieta può essere seguita per periodi brevi, di massimo 21 giorni (salvo diverse indicazioni), intervallati da fasi in cui si segue un piano nutrizionale vario ed equilibrato. I benefici sono molteplici, oltre alla rapida perdita di peso, consente di ridurre significativamente la massa grassa senza intaccare la massa muscolare. Consente una riduzione della pressione arteriosa, è particolarmente utile in caso di obesità, sindrome metabolica e diabete di tipo 2. E’ una terapia nutrizionale utilizzata anche a supporto della Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), di molte patologie autoimmuni, in caso di emicrania ed epilessie farmaco-resistenti. Utile, inoltre, nel miglioramento degli inestetismi della cellulite.
Ma i carboidrati, fanno veramente male?
No assolutamente, i carboidrati non fanno male, anzi sono uno dei macronutrienti fondamentali per una corretta alimentazione. Bisogna anche sfatare il mito secondo cui i carboidrati siano responsabili dell’aumento di peso. In realtà, se consumati nelle giuste porzioni e nel contesto di un’ alimentazione sana ed equilibrata non sono assolutamente nemici della nostra forma fisica. E’ vero però, che esistono condizioni patologiche in cui ridurre l’assunzione dei carboidrati, per periodi limitati di tempo, può avere effetti benefici per la salute.
È possibile impostare e seguire da soli una dieta chetogenica, oppure è sempre indicato l’intervento di uno specialista, almeno nella sua impostazione?
Non è possibile impostare da soli una dieta chetogenica, almeno nelle fasi iniziali è necessario farsi seguire da un nutrizionista esperto o dal medico. E’ importante, infatti, che la quota di proteine, di carboidrati e di grassi da assumere giornalmente sia adeguatamente calcolata in base al peso corporeo di partenza della singola persona. Successivamente, una volta compreso il protocollo chetogenico, si può anche continuare da soli. Con la raccomandazione di seguirlo per brevi periodi, intervallati da fasi di alimentazione quanto più varia ed quilibrata, e di avvertire il nutrizionista o il medico nel caso in cui sopraggiungessero importanti effetti collaterali.
A chi può essere consigliata la dieta chetogenica, e chi invece dovrebbe fare attenzione (parliamo di patologie preesistenti e dieta chetogenica)?
Come già anticipato, può essere sicuramente consigliata in caso di grave sovrappeso o obesità, quando si soffre di insulino-resistenza o diabete di tipo 2. E’ utile, inoltre, per ridurre i livelli di colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”) e di trigliceridi nel sangue e nella riduzione della pressione arteriosa. E’ invece da sconsigliare in alcune condizioni fisiologiche come la gravidanza e l’allattamento; oppure in caso di patologie preesistenti come patologie tiroidee, patologie a carico dei reni o del fegato, in caso di diabete di tipo 1 o se si soffre di gravi disturbi del comportamento alimentare (anoressia e bulimia).
Ringraziamo la Dott.ssa Maria Antonietta Vigorito – Biologa Nutrizionista
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