Il laser per eliminare i capillari del viso, e di altre parti del corpo come ad esempio le gambe. Di questo, e di come prepararsi all’intervento, di come comportarsi dopo l’intervento, di cosa aspettarsi e quali gli eventuali rischi, parliamo con il Prof. Giuseppe Scarcella Specialista Dermatologo dell’Università Roma Tor Vergata. Al Prof. Scarcella abbiamo girato alcune delle molte domande in tema di laser e capillari che le lettrici di Margherita.net inviano in redazione per suggerire argomenti da approfondire. Ecco le sue risposte.
Parliamo dei capillari del viso, di teleangectasie e couperose, un problema molto diffuso che soprattutto nei mesi freddi si fa notare quando si passa dal freddo verso ambienti caldi. Quali sono i tipi di laser più indicati per i capillari del viso?
Sicuramente il Dye Laser per i capillari rossi e sottili e solitamente più superficiali ed il Laser Nd:YAG per i capillari bluastri più larghi e solitamente anche più profondi.
I risultati sono per sempre, oppure nel tempo i capillari tendono a riformarsi? Quanto durano i risultati, e in linea di massima ogni quanto tempo è necessario ripetere il trattamento laser?
I capillari una volta eliminati, solitamente non ricompaiono o almeno la maggior parte di essi non ricompaiono; il problema è che questi pazienti affetti da Couperose sono pazienti predisposti geneticamente pertanto, in base anche al loro stile di vita, se più o meno esposti agli agenti atmosferici, fatto il ciclo Laser di attacco dovranno prevedere 1-2 sedute all’anno, o ad anni alterni, di mantenimento perché sicuramente dei NUOVI capillari compariranno.
Quali sono le precauzioni e le linee guida da seguire per ritardare il più possibile la ricomparsa dei capillari, una volta che questi sono stati eliminati con il laser? Quali sono i consigli più importanti che può dare a chi ha appena effettuato questo tipo di intervento?
Evitare l’esposizione al sole o in caso di esposizione adoperare dei filtri solari appositi che sono filtri estremi con sostanze vasoprotettrici; evitare gli sbalzi estremi di temperatura; proteggersi dal caldo e dal freddo; evitare lampade abbronzanti; evitare cibi pesanti, speziati, piccanti ed evitare di eccedere con alcoolici e superalcoolici.
I capillari si presentano anche in altre parti del corpo, ad esempio sulle gambe. Quando sono sottili possono essere trattati anche questi con i laser? E se sì, quali sono i tipi di laser più indicati per questi distretti?
Assolutamente si, si possono trattare anche se sono molto sottili; anzi in questi casi la Laser terapia è più indicata della pur sempre valida terapia sclerosante ma con i vasi molto sottili si fa molta fatica a praticare la terapia sclerosante perché si riesce molto difficilmente ad incannulare questi piccolissimi vasi sanguigni. Come dicevo prima in questi casi il Laser che da i migliori risultati secondo me è sempre il Dye Laser
Una delle raccomandazioni più ricorrenti, quando si parla di trattamenti laser, è quella di presentarsi non abbronzate, e di astenersi dalle esposizioni al sole per un lungo periodo anche dopo il trattamento. Perché? Quali sono i rischi?
La cute abbronzata non va mai trattata con il Laser, in particolare se si adoperano dei Laser vascolari perché la melanina è un cromoforo che compete con il cromoforo emoglobina dei vasi sanguigni e quindi il trattamento laser potrebbe risultare inefficace, in più c’è il pericolo di poter procurare delle ustioni laser molto sgradite che possono portare ad effetti collaterali e complicanze. Inoltre eseguito il trattamento laser per almeno un mese bisogna evitare l’esposizione al sole altrimenti si possono avere delle ipercromie post laser, molto disestetiche, che possono durare anche molto mesi o essere permanenti.
Ringraziamo il Prof. Giuseppe Scarcella
Univ. Roma Tor Vergata
Univ. Ferrara
Specialista Dermatologo
National Head of ISPLAD Laser Department ( www.isplad.org )
ISPLAD Board Member