Sicuramente uno dei temi più sentiti, discussi, tormentati di questi ultimi tempi. Il lavoro influenza a tal punto la nostra vita da determinarne ogni aspetto, anche i più intimi, anche l’andamento della nostra vita di coppia. Incredibile, inaccettabile, eppure è vero e a volte non ce ne rendiamo nemmeno conto (o non vogliamo vederlo). Non ci credete? Noi sì.
Gli orari. Basta che uno dei due membri della coppia abbia un lavoro fisso, ed ecco che la sveglia mattutina suona, inesorabile, per tutti e due. L’orario della colazione è determinato dall’orario di uscita da casa, e tutto il ritmo della giornata viene plasmato sull’orario di uscita e su quello di rientro, sul traffico, sugli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro. Sulla pausa del pranzo e sul tempo che rimane – al termine della giornata lavorativa – per uno shopping veloce o un salto in palestra, o dall’estetista. Ben poco.
Le vacanze. Non solo la destinazione, determinata dalla disponibilità economica che spesso dipende dal nostro lavoro, ma soprattutto il periodo della partenza viene deciso sul posto di lavoro. Periodo che solitamente coincide con quello delle vacanze di qualche altro milione di persone, tutte pronte a partire nello stesso momento, verso gli stessi luoghi, sugli stessi aerei.
La vita sessuale. Non è una novità. “No cara, stasera no, domani mattina presto ho un’importante riunione di lavoro… facciamo domani ti va?” o “Caro, stasera no, ho un cerchio alla testa, oggi in ufficio abbiamo avuto una giornata pesante…”. Non sono purtroppo scuse, sono le conseguenze di una esistenza dedicata a e determinata da – volenti o nolenti – indovinate? Il lavoro.
Le amicizie. E chi ha tempo e occasione per cercare nuove amicizie o frequentare quelle vecchie? Quando la tua giornata ti vede impegnato/a nove ore al giorno sul posto di lavoro, un paio di ore negli spostamenti da e verso il posto di lavoro…. più semplice trovare amici o conoscenti in ufficio… non per altro, è solo una questione di comodità….
Il tempo libero. Anche quello sempre più scarso, spesso monopolizzato da preoccupazioni legate al lavoro o emicranie (“Ieri in ufficio è stato un delirio e oggi devo starmene a letto ad aspettare che passi…”) si riduce in effetti ai weekend. Lo shopping, il relax, le amicizie, il cinema, il ristorante. Tutto nel weekend. 48 di libertà, fino al lunedì mattina.
Buona settimana lavorativa a tutti.
Margherita.net