Se c’è un termine diffuso in campo cosmetico è quello di ” idratante” e crema idratante: con questo termine si intende scientificamente una sostanza in grado di ridurre la cossidetta TEWL, vale a dire la perdita di acqua transepidermica che avviene normalmente attraverso lo strato corneo e che è maggiore in soggetti affetti da patologie dermatologiche (eczemi, ecc) che comportano una alterata funzione della barriera cutanea.
Secondo la più recente classificazione esistono quattro classi di idratanti: gli occlusivi, gli umettanti, gli emollienti e gli antiaging.
Le sostanze occlusive agiscono formando uno strato idrofobico sulla superficie della cute producendo una barriera esterna contro la perdita di acqua. Il prodotto più utilizzato è sicuramente la vaselina, sia per la sua capacità di prevenire la evaporazione sia per quella di innescare la produzione di lipidi intercellulari. A questa categoria appartiene anche il dimeticone, molto utilizzato in quanto ipoallergico non acnigeno e comedogenico. Essendo oil free tuttavia la sua capacità di ridurre la evaporazione di acqua dallo strato corneo è inferiore a quella della vaselina.
Al secondo gruppo appartengono i cossidetti umettanti, i quali sono in grado di aumentare la quantità di acqua favorendo l’assorbimento di acqua dal derma all’epidermide. A causa di questa loro proprietà, in un ambiente con bassa umidità, essi possono provocare una eccessiva perdita di acqua dal derma tramite l’evaporazione. Per questa ragione vengono spesso addizionati con sostanze occlusive. A questo gruppo appartengono gli idrossiacidi, il propilen glicol, l’urea e soprattutto la glicerina. Questa è considerata la sostanza umettante più efficace, in quanto in grado di produrre effetti idratanti anche quando non è più presente nella cute. Attraverso una modulazione dei cossidetti “canali d’acqua” nella cute. Anch’essa comunque viene combinata con sostanze occlusive.
Al terzo gruppo appartengono gli emollienti quali migliorano l’aspetto della cute “riempiendo” le screpolature tra i corneociti. I più comuni emollienti includono gli acidi grassi essenziali. Negli ultimi anni sono state molto usate anche le ceramidi, le quali costituiscono una componente essenziale dello strato corneo, dopo che è stato dimostrato che i soggetti atopici ne sono carenti.
Al quarto gruppo di idratanti appartengono le cossidette sostanze antiaging, proteine quali elastina, collageno, acido ialuronico. Queste proteine a causa dell’elevato peso molecolare penetrano difficilmente nello strato corneo, tuttavia contribuiscono a formare un film che assottiglia la cute e “riempe” le rughe sottili.
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