La cute è soggetta ad un inevitabile processo di invecchiamento. Dopo i 30 anni, la pelle perde man mano la sua capacità di trattenere acqua e la sua elasticità e le rughe ne sono la prima espressione. I fibroblasti si diradano, il collagene e l’elastina sono prodotti in minore quantità e subiscono l’attacco di enzimi che indeboliscono la loro struttura.
La formazione delle prime rughe prende origine dai continui e involontari movimenti che quotidianamente il nostro viso compie, attraverso la contrazione e la distensione dei muscoli sottostanti (rughe d’espressione). Poiché il derma perde con il tempo la sua capacità elastica di decontrazione, si forma la ruga.
Questo primo stadio di invecchiamento cutaneo, che viene anche definito crono-invecchiamento, si localizza generalmente sulla fronte, ai lati della bocca (rughe naso-geniene) e fra le sopraciglia. In generale, indipendentemente dall’età, al danno irreversibile delle fibre elastiche contribuisce anche l’azione distruttiva svolta dai raggi UV-A, che penetrano nel derma danneggiando i legami chimici che caratterizzano le fibre elastiche e formando rughe ben più profonde.
Bisogna prevenire e al tempo stesso iniziare a correggerle con creme prime rughe che contengano vitamine e sostanze antiossidanti che siano in grado di mantenere la pelle elastica.
Per il giorno è sempre bene preferire creme con una protezione solare.Nel campo del ringiovanimento cutaneo le metodiche a disposizione del medico che si occupa di estetica sono numerose e in continua evoluzione.
Alle più note tecniche correttive atte a contrastare e prevenire l’invecchiamento cutaneo come fillers, se ne affiancano altre costose, come i peeling,i laser non ablativi che hanno un comune denominatore che è quello di stimolare i fibroblasti a produrre collagene e rendere la pelle più compatta e levigata.
Ringraziamo la Dottoressa Maria Pia De Padova, specialista in dermatologia
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