Tradire una volta significa essere destinati a tradire ancora? È una domanda che soprattutto chi subisce un tradimento continua a porsi. Perdonare? E se poi succederà ancora? Come stanno le cose, come comportarsi? Lo abbiamo chiesto al Dott. Giovanni Porta, Psicologo psicoterapeuta di orientamento gestaltico. Ecco cosa ci ha detto.
Chi tradisce è più portato a rifarlo? Quello del tradimento può essere un tratto caratteristico della personalità che tende a riemergere nel tempo?
Esistono vari tipi di tradimento.
Quelli legati a cause interne alla relazione (non sentirsi accettati, ascoltati, supportati, apprezzati, una vita sessuale insoddisfacente ecc.) non sono correlati a caratteristiche di personalità ma a problemi nel rapporto con il partner. Se questi problemi si risolvono, è poco probabile che il tradimento si ripeta; se non si risolvono, è invece possibile che il tradimento si possa ripetere, o anche che la parte insoddisfatta decida di interrompere la relazione.
Ci sono però anche tradimenti legati a bisogni personali di chi tradisce (dimostrarsi il proprio valore, il proprio fascino ecc.). Questa tipologia di tradimento è frequentemente compiuta da personalità di tipo “narcisistico”: persone molto centrate su se stesse e non molto empatiche verso il partner, che mettono in primo piano i propri bisogni più spesso di quelli della relazione.
È probabile che persone con queste caratteristiche tradiscano di nuovo, perché per loro fare nuove conquiste è fondamentale per dimostrare a se stessi il proprio valore
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Margherita.net
Ringraziamo il Dott. Giovanni Porta
http://www.giovanniporta.it
Psicologo psicoterapeuta di orientamento gestaltico, esperto in alimentazione e teatroterapia