Le donne saudite devono pagare un autista per circolare in macchina o, se non se lo possono permettere, devono affidarsi al buon cuore dei familiari maschi per avere un passaggio.
Women2drive è la parola d’ordine lanciata su facebook da un gruppo di donne saudite che esortano le loro connazionali a prendere l’auto il prossimo 17 giugno e a mettersi al volante. E’ una sfida aperta al regno che impedisce alle donne in Arabia Saudita di guidare, di votare, di scegliere chi sposare e di fare un lavoro indipendente.
Il caso che ha fatto scoppiare la protesta è stata la cattura della giovane Manal Sharif, arrestata perché alla guida di un’auto nella città di al-Khobar, nell’est del regno saudita. Una vera e propria sfida, Manal si era fatta riprendere mentre guidava e aveva postato il video su Youtube. Poi dalla pagina FB ha chiesto alle donne del suo paese di sfilare al volante per convincere la famiglia reale ad abrogare il divieto di guida alle donne.
Dopo 9 giorni di carcere Manal Sharif ci ha ripensato, il 17 giugno lei non ci sarà, si è pentita di quello che ha fatto. E tutti si chiedono che ne sarà della protesta.